Taiji e Taiji-Quan sono la stessa cosa?

Flavio Toniolo • ott 11, 2018

È impossibile tradurre letteralmente e in modo esatto Taiji Quan

È impossibile tradurre letteralmente e in modo esatto Taiji Quan (o Tai Chi Chuan ) [che si pronuncia sempre Taicì Ciuàn]. È stato tradotto come «grande boxe estrema», «boxe del fine supremo», «grande pugno finale», ecc...

Le parole Taiji (太极), “e streme polarità ” o “ fine supremo, assoluto ”, si riferiscono alla rappresentazione di Yin-Yang. Le forme bianca e nera si fondono assieme e simboleggiano le forze fondamentali. La loro danza, in complementarietà e collaborazione, genera tutti i fenomeni dell'universo, così come l'inverno e l'estate formano l'anno, come l'inspirazione e l’espirazione producono la respirazione e l'uomo e la donna una nuova vita.

La parola Quan (拳) significa “pugno”

La parola Quan (拳) significa “pugno” e si ritiene si riferisca sia al corpo in generale, sia al combattimento in particolare. Così l’espressione Taiji Quan indica un tipo di arte marziale che rivela, attraverso il corpo, le leggi fondamentali Yin-Yang dell'universo. I movimenti di conseguenza sono semplici e naturali.

In molti casi si sottolinea l'importanza di praticare il Taiji Quan in un contesto naturale , come ad esempio parchi, foreste, montagne, ecc... Infatti, essendo noi stessi un microcosmo, durante l'esecuzione dei movimenti combinati con la respirazione (da qui anche il paragone del Taiji Quan alla meditazione in movimento) ci mettiamo in armonia con il macrocosmo, cioè con la natura che ci sta attorno e alla quale apparteniamo.

Purtroppo non è possibile praticare quotidianamente in quei luoghi meravigliosi, almeno per chi non vi abita. Apprendere e praticare il Taiji Quan in un luogo chiuso e dentro le mura di una palestra non è forse l'ideale, ma è parimenti valido per uno studio attento, quasi “a tavolino”, del movimento, della respirazione e di quanto altro può interessare noi stessi (microcosmo).

Durante l' esecuzione corpo e mente lavorano assieme

Durante l' esecuzione corpo e mente lavorano assieme. Non è infatti possibile operare, secondo il pensiero taoista, una distinzione tra corpo e mente, o tra psiche e soma , né tantomeno dividere questi dalla nostra componente spirituale.

Il Taiji Quan diventa così uno studio ed un approfondimento continuo delle nostre componenti Yang (corpo) e Yin (mente) alla ricerca, attraverso l'esecuzione del movimento, del massimo equilibrio che prenda in considerazione il nostro essere nella sua totalità.

Quando manteniamo per un po' una particolare posizione e sentiamo tensione, o addirittura dolore, il corpo sta cercando di inviarci dei piccoli segnali e ci fa capire che non siamo nella posizione più idonea, ma dobbiamo cercarne una più consona. Sarà necessario allora effettuare qualche piccolo aggiustamento, a volte di un solo centimetro: spingere leggermente indietro il tallone, posizionare il ginocchio, riempire un po' di più il piede che sta a avanti o indietro.

La ripetizione di migliaia di volte dello stesso movimento aiuta a prendere coscienza dei minimi particolari e ci aiuta ad apprendere direttamente da noi stessi tramite l'ascolto.

la cosa più importante non è il risultato, bensì l'azione in se stessa

Chi si lascia scoraggiare dallo sforzo di memorizzare non ha capito che la cosa più importante non è il risultato, bensì l'azione in se stessa e l'attenzione che questa richiede.

l versi di Lao Tzu dicono:

«Senza uscire di casa

si può conoscere l'universo

senza guardare fuori dalla finestra

si possono conoscere le vie del cielo.

Il saggio sa senza viaggiare,

vede senza guardare,

opera senza agire».

Se riesci a capire le tue reali necessità sarai capace di sviluppare il tuo potenziale e di costruirti gradatamente una base di salute tridimensionale (fisica, mentale e spirituale) che durerà tutta la vita.

La scelta di un giusto corso e di un buon insegnante penso sia fondamentale per un lavoro così importante. La disciplina e le stesse posture abbisognano di un lungo lavoro di sedimentazione che si matura con un continuo e costante lavoro di anni.

Parlami dei tuoi insegnanti e di quanto tempo stai lavorando su questa sedimentazione.

Qui trovi le notizie e i contributi di Flavio Toniolo, maestro di stile Yang

Autore: Flavio Toniolo 11 ott, 2018
La parola che un maestro cinese dice maggiormente ai propri studenti
Autore: Flavio Toniolo 16 ago, 2018
Noi normalmente siamo abituati a conoscere il Taiji Quan per i suoi movimenti lenti.
Autore: Flavio Toniolo 09 ago, 2018
Quando parlo di stabilità durante le mie lezioni, porto sempre come esempio la figura solida del cono.
Autore: Flavio Toniolo 03 ago, 2018
Non si sa se sia leggenda o realtà.
Autore: Flavio Toniolo 02 ago, 2018
Hou Tie Cheng nasce nel 1951 a Wuqiao nel cuore della provincia dell’Hebel. All’età di 2 anni si trasferisce insieme ai genitori a Tianjin, dove resterà fino ai suoi 16 anni. In questo periodo, per motivi di salute e per volontà dei genitori inizia a praticare lo stile esterno Wai Jia Quan. Fino ai 16 anni, sotto la guida del Maestro Hao Shou Chun, il giovane Hou Tie Cheng pratica gli stili esterni del Wai Jia Quan e contemporaneamente inizia ad avvicinarsi al Suai Jiao (una disciplina sportiva di origine mongola che per molti aspetti si avvicina al Judo). Trasferitosi ad Handan tocca per la prima volta l’arte del Tai Chi con la pratica degli stili interni del Nei Jia Quan (Paqua Chang, Xing Yi Pai e Taiji Quan). Soltanto otto anni dopo, dopo esser diventato professionista di Suai Jiao, conosce il Maestro Yang Zhenji, che seguirà per tutta la vita . Questo incontro cambiò la vita del Maestro Hou. Affascinato dalle sue abilità marziali, Hou, segue fedelmente e giornalmente la via del Maestro Yang Zhenji per oltre 10 anni prima diventare suo discepolo. Questo lo portò a raggiungere una conoscenza eccelsa dell’arte del Tai Chi e a diventarne uno dei più vicini discepoli del Maestro Yang Zhengji. Il Maestro Yang Zhengji ha nominato nella sua vita, ed in un’unica occasione, 80 discepoli. La solenne cerimonia avvenne il 30 luglio 1995, anche su consiglio della moglie anch’ella autorevole Maestro . Nella cerimonia, lo studente si inginocchia di fronte al maestro e gli giura devozione come ad un padre . Questo gesto viene confermato dall’ideogramma cinese di “maestro” a cui si associa anche quello di “padre”. Oltre alla devozione, il discepolo, giura fedeltà nella trasmissione di quanto appreso senza alcuna possibilità di modifica, nel rispetto del Maestro e degli antenati prima di lui. Dopo essere stato riconosciuto discepolo dal Maestro Yang Zhenji, Hou, comincia ad insegnare nel parco cittadino di Handan . Qui può tramandare la sua conoscenza unicamente per passione e senza guadagnare da essa, come dall’ordine impartitogli dal Maestro Yang Zhenji. Il Maestro Hou, quindi, mantiene se stesso e la propria famiglia lavorando come guardiano in una fabbrica. Questo lavoro gli permette di ampliare ed approfondire la sua conoscenza del Taiji Quan, grazie all’insegnamento che svolge nella scuola all’interno della fabbrica ed i legami che continua ad intrattenere con i membri della famiglia Yang che abitano proprio nel vicinissimo villaggio di Yongnian. Hou lavorerà in questa fabbrica dai 26 anni fino ai 60 anni, età in cui raggiunse la pensione. Hou inizia a guadagnarsi da vivere con il Taiji Quan dal 2007, dopo la morte del Maestro Yang Zhenji. Il fatto di essere stato discepolo di Yang Zhenji ha sempre permesso ad Hou di frequentare liberamente gli altri fratelli Yang Zhenduo e Yang Zhenguo , così come altri accreditati maestri della famiglia, tra cui il famoso Fu Zhong Wen . Queste frequentazioni portano grande luce sulla vita del Maestro Hou, sempre facilitate dalla vicinanza abitativa di tutti questi importanti maestri. Il Maestro Hou torna a vivere a Tianjin, in un appartamento che il figlio acquista per lui nel 2007, ma rimane solo pochi mesi. Decide quindi di trasferirsi a Pechino . Insegna Taiji agli studenti universitari, successivamente al parco del Palazzo d’Estate ed infine al parco vicino al Museo Militare, dove il nostro Maestro Toniolo ha avuto modo di conoscerlo nel 2012. A Pechino diventa il riferimento del Taiji Quan della famiglia Yang. Nel 2011 dall’agenzia cinese di Pechino, che il nostro maestro Flavio Toniolo aveva incaricato per la ricerca del M° Hou, è stato presentato come il migliore maestro ed il riferimento dello stile Yang tradizionale a Pechino e non solo. Nel 2014, gli sforzi fatti durante gli allenamenti di Suai Jiao praticato in gioventù, fanno emergere dei forti dolori alla schiena. Dolori che lo porteranno a tornare a Tianjin e a subire un importante intervento. Riuscirà a camminare grazie all’ausilio di 4 chiodi posizionati lungo la colonna vertebrale. Attualmente insegna a Tianjin solo a qualche discepolo (o a piccoli gruppi di discepoli) che giungono da Pechino, Handan e da altre città della Cina. Rispetto agli anni precedenti al suo importante intervento alla schiena, il suo insegnamento si è limitato moltissimo ed è riservato solo a qualche discepolo, coloro che lui considera “figli”. Quella del M° Hou è stata una vita piena di emozioni, cambiamenti, grande sacrificio, un grandissimo amore e passione per l’arte del Taiji Quan, grande rispetto del suo Maestro Yang Zhenji del quale ha sempre rispettato le sue volontà. In tutta la sua vita ha avuto molti studenti ed ha nominato molti discepoli, di cui ultimo ed unico straniero il Maestro Flavio Toniolo . I Maestri precedenti a Hou, Yang Chengfu, Yang Zhenji e lo stesso Hou Tiecheng, non hanno ammesso studenti stranieri fra i propri discepoli . Questa è la prima volta che uno studente “non cinese”, entra a far parte della linea di trasmissione ed eredita a pieno diritto le conoscenze della famiglia.
Autore: Flavio Toniolo 24 gen, 2019
Respirare profondamente significa dilatare e restringere al massimo ogni alveolo polmonare
Autore: Flavio Toniolo 17 gen, 2019
Esistono due tipi di respirazione comunemente usati nel Taiji Quan
Autore: Flavio Toniolo 10 gen, 2019
Durante i miei corsi di Taiji Quan e Qi Gong molte persone mi chiedono che respirazione usare.
Autore: Flavio Toniolo 30 nov, 2018
L'origine del nome della nostra Associazione
Autore: Flavio Toniolo 05 nov, 2018
Dal nome si comprende che si tratta di un'arte marziale
Autore: Flavio Toniolo 11 ott, 2018
Durante l’esecuzione dei movimenti del Taiji Quan corpo e mente lavorano assieme
Altri post
Share by: