Il maestro Ermanno Cozzi

Flavio Toniolo • ago 02, 2018

Un maestro italiano scomparso

28.12.2004 ERMANNO COZZI: UN MAESTRO SCOMPARSO.

MILANO – L’ hanno visto sollevarsi, rapito dall’acqua, e arrivare sulla cima dell’onda come un tronco trasportato da una corrente impetuosa. Poi è sparito fra la schiuma, nell’esatto momento in cui quella montagna d’ acqua si è abbattuta sulla costa. Sono queste le ultime immagini di Ermanno Cozzi, 58 anni, “Leggenda” del T’ ai Chi italiano. La Repubblica 29/12/2004

Così, a pochi giorni dal terribile tsunami che colpì tutto il sud-est asiatico nel 2004, il quotidiano La Repubblica (così come tanti altri giornali) raccontava la scomparsa del Maestro Ermanno Cozzi.
Si trovava proprio sulle spiagge dello Sri Lanka e si dice stesse praticando Tai Chi Chuan, la disciplina a cui aveva dedicato tutta la sua vita.

Ermanno Cozzi è da considerare uno dei più importanti (se non il più importante) Maestro di Taiji Chuan stile Yang in Italia ed Europa. Uno dei pochi ammessi alla corte della famiglia Yang, ha potuto abbeverarsi direttamente alla fonte del sapere tramite gli insegnamenti del Maestro Yang Sau Chung, figlio maggiore del Gran Maestro Yang Cheng Fu (morto nel 1936, riconosciuto da tutti come la più alta autorità dello stile Yang). La sua dedizione a quest’Arte ha fatto di lui un viaggiatore , sempre disposto ad abbandonare ogni certezza alla ricerca di un sapere più profondo. In gioventù scopri il Tai Chi a Los Angeles e viaggiò molto negli Stati Uniti per cercare maestri nelle comunità cinesi. Nel 1973 mollò il lavoro e si diresse a Singapore. Ha viaggiato continuamente in Asia ed ha studiato direttamente presso il M° Yang Sau Chung a Hong-Kong. Le sue mete preferite negli ultimi anni della sua vita erano Cina ed India.
A Milano però, nel quartiere Navigli, teneva la sua Scuola, alla quale faceva ritorno da ogni suo viaggio per divulgare quello che aveva imparato. Il nostro Maestro Flavio Toniolo fu suo allievo per quasi 4 anni dal 1989 al 1992.
Racconta lo stesso M° Toniolo: “nelle mie ultime lezioni il M° Cozzi
mi diceva spesso che avrebbe avuto piacere che citassi il suo nome nel parlare di chi mi avesse insegnato il Tai Chi. Mi ha trasmesso moltissimo”.

Un luminare di un’arte lontana nel tempo e nello spazio, un ricercatore devoto, un Maestro straordinario. Quello che il M° Cozzi ha fatto per il Tai Chi è giusto che venga celebrato e raccontato. A lui va il più profondo ringraziamento da parte del M° Toniolo e di tutta la Scuola “La Via del T’ai Chi”.


… ed ancora

Non ho parlato molto di Ermanno Cozzi nel mio Curriculum.

Ma poco è bastato quando il giorno dopo la sua scomparsa, attraverso i motori di ricerca il Corriere della Sera, La Repubblica ed alcuni giornali dell’hinterland milanese mi hanno cercato per avere maggiori notizie del maestro COZZI. In quel momento ho dato ai giornalisti le mie impressioni, le sue confidenze che durante le lezioni (le ultime avute quasi dieci anni prima dalla sua morte) si lasciava sfuggire e … che qui riporto.

Ermanno Cozzi al momento della scomparsa si trovava nello Sri Lanka ed è stato travolto da un’onda provocata dal maremoto che ha colpito tragicamente tutto il Sud Est asiatico con più (ad oggi 31.12.2004) di 130.000 vittime.

Ermanno contribuì molto alla mia formazione. Da lui ho infatti appreso tutta la forma dello stile Yang, il Tui Shou ed i primi Ta Lu, così come tutte le informazione legate alla famiglia Yang che successivamente vidi confermate con la frequentazione di altri importanti maestri della famiglia Yang ( Li Rong Mei, Fu Zhong Wen e Yang Zhenduo) vedi sopra nel mio c.v.

Sempre disposto a spostarsi in luoghi lontani per seguire maestri accreditati dalla famiglia Yang. Inizia con il Tai Chi negli anni 70 spostandosi subito verso gli Stati Uniti frequentando stages di lunga durata con il M° Lo dove alla fine lo affiancava come assistente. Nei primi anni 80 si sposta ad Hong Kong per frequentare con lezioni individuali il M° Yang Sau Chung il figlio maggiore del Gran Maestro Yang Cheng Fu (Yang Cheng Fu morto nel 1936 è riconosciuto da tutti la più alta autorità dello stile Yang) dove ha modo di frequentarlo per più di 2 anni imparando gran parte del programma della famiglia Yang (forma, Tui Shou, Ta Lu, …). Yang Sau Chung è stata indubbiamente la figura di maggiore rilievo nella formazione del M° Cozzi. Dopo la morte di Yang Sau Chung (avvenuta nel 1985) diventa allievo del M° Chu King Hung di Londra (il M° Chu è considerato il 3° discepolo del M° Yang Sau Chung). Nel 92 comincia a seguire il M° Chu Gyn Soon di Boston (considerato il 2° discepolo di Yang Sau Chung). Si sposta successivamente ancora ad Hong Kong per seguire il M° Yang Ma Lee (la figlia di Yang Sau Chung).

Il M° Cozzi viveva col frutto del solo Tai Chi , una scelta non certo facile dal momento che (malgrado la sua invidiabile formazione e conoscenza) non amava farsi molta pubblicità. Era sicuramente un attento studioso sempre pronto a spostarsi ovunque per arrivare il più vicino possibile alla fonte del Tai Chi Chuan dello stile Yang . Io ebbi modo di studiare con lui e sempre con lezioni individuali dal 1989 fino all’inizio del 1992 (quasi 4 anni ). Fu per me una figura di grande rilievo nella mia formazione e conoscenza del Tai Chi e della famiglia Yang. Nelle mie ultime lezioni con lui mi diceva spesso che avrebbe avuto piacere che citassi il suo nome quando parlavo da chi avevo imparato il Tai Chi.

Ecco quanto ho raccolto da internet in merito ad Ermanno Cozzi subito dopo la sua scomparsa: milanese, 58 anni, era un maestro di tai-chi di fama nazionale, proprietario di una palestra sui Navigli. Il corpo dell’uomo non è stato trovato, ma gli amici conosciuti in vacanza lo hanno visto sparire tra le onde. Dell’uomo è stato ufficializzato solo il nome. I suoi parenti hanno capito che si trattava del loro congiunto dopo aver letto i giornali.

Qui trovi le notizie e i contributi di Flavio Toniolo, maestro di stile Yang

Autore: Flavio Toniolo 11 ott, 2018
La parola che un maestro cinese dice maggiormente ai propri studenti
Autore: Flavio Toniolo 16 ago, 2018
Noi normalmente siamo abituati a conoscere il Taiji Quan per i suoi movimenti lenti.
Autore: Flavio Toniolo 09 ago, 2018
Quando parlo di stabilità durante le mie lezioni, porto sempre come esempio la figura solida del cono.
Autore: Flavio Toniolo 03 ago, 2018
Non si sa se sia leggenda o realtà.
Autore: Flavio Toniolo 02 ago, 2018
Hou Tie Cheng nasce nel 1951 a Wuqiao nel cuore della provincia dell’Hebel. All’età di 2 anni si trasferisce insieme ai genitori a Tianjin, dove resterà fino ai suoi 16 anni. In questo periodo, per motivi di salute e per volontà dei genitori inizia a praticare lo stile esterno Wai Jia Quan. Fino ai 16 anni, sotto la guida del Maestro Hao Shou Chun, il giovane Hou Tie Cheng pratica gli stili esterni del Wai Jia Quan e contemporaneamente inizia ad avvicinarsi al Suai Jiao (una disciplina sportiva di origine mongola che per molti aspetti si avvicina al Judo). Trasferitosi ad Handan tocca per la prima volta l’arte del Tai Chi con la pratica degli stili interni del Nei Jia Quan (Paqua Chang, Xing Yi Pai e Taiji Quan). Soltanto otto anni dopo, dopo esser diventato professionista di Suai Jiao, conosce il Maestro Yang Zhenji, che seguirà per tutta la vita . Questo incontro cambiò la vita del Maestro Hou. Affascinato dalle sue abilità marziali, Hou, segue fedelmente e giornalmente la via del Maestro Yang Zhenji per oltre 10 anni prima diventare suo discepolo. Questo lo portò a raggiungere una conoscenza eccelsa dell’arte del Tai Chi e a diventarne uno dei più vicini discepoli del Maestro Yang Zhengji. Il Maestro Yang Zhengji ha nominato nella sua vita, ed in un’unica occasione, 80 discepoli. La solenne cerimonia avvenne il 30 luglio 1995, anche su consiglio della moglie anch’ella autorevole Maestro . Nella cerimonia, lo studente si inginocchia di fronte al maestro e gli giura devozione come ad un padre . Questo gesto viene confermato dall’ideogramma cinese di “maestro” a cui si associa anche quello di “padre”. Oltre alla devozione, il discepolo, giura fedeltà nella trasmissione di quanto appreso senza alcuna possibilità di modifica, nel rispetto del Maestro e degli antenati prima di lui. Dopo essere stato riconosciuto discepolo dal Maestro Yang Zhenji, Hou, comincia ad insegnare nel parco cittadino di Handan . Qui può tramandare la sua conoscenza unicamente per passione e senza guadagnare da essa, come dall’ordine impartitogli dal Maestro Yang Zhenji. Il Maestro Hou, quindi, mantiene se stesso e la propria famiglia lavorando come guardiano in una fabbrica. Questo lavoro gli permette di ampliare ed approfondire la sua conoscenza del Taiji Quan, grazie all’insegnamento che svolge nella scuola all’interno della fabbrica ed i legami che continua ad intrattenere con i membri della famiglia Yang che abitano proprio nel vicinissimo villaggio di Yongnian. Hou lavorerà in questa fabbrica dai 26 anni fino ai 60 anni, età in cui raggiunse la pensione. Hou inizia a guadagnarsi da vivere con il Taiji Quan dal 2007, dopo la morte del Maestro Yang Zhenji. Il fatto di essere stato discepolo di Yang Zhenji ha sempre permesso ad Hou di frequentare liberamente gli altri fratelli Yang Zhenduo e Yang Zhenguo , così come altri accreditati maestri della famiglia, tra cui il famoso Fu Zhong Wen . Queste frequentazioni portano grande luce sulla vita del Maestro Hou, sempre facilitate dalla vicinanza abitativa di tutti questi importanti maestri. Il Maestro Hou torna a vivere a Tianjin, in un appartamento che il figlio acquista per lui nel 2007, ma rimane solo pochi mesi. Decide quindi di trasferirsi a Pechino . Insegna Taiji agli studenti universitari, successivamente al parco del Palazzo d’Estate ed infine al parco vicino al Museo Militare, dove il nostro Maestro Toniolo ha avuto modo di conoscerlo nel 2012. A Pechino diventa il riferimento del Taiji Quan della famiglia Yang. Nel 2011 dall’agenzia cinese di Pechino, che il nostro maestro Flavio Toniolo aveva incaricato per la ricerca del M° Hou, è stato presentato come il migliore maestro ed il riferimento dello stile Yang tradizionale a Pechino e non solo. Nel 2014, gli sforzi fatti durante gli allenamenti di Suai Jiao praticato in gioventù, fanno emergere dei forti dolori alla schiena. Dolori che lo porteranno a tornare a Tianjin e a subire un importante intervento. Riuscirà a camminare grazie all’ausilio di 4 chiodi posizionati lungo la colonna vertebrale. Attualmente insegna a Tianjin solo a qualche discepolo (o a piccoli gruppi di discepoli) che giungono da Pechino, Handan e da altre città della Cina. Rispetto agli anni precedenti al suo importante intervento alla schiena, il suo insegnamento si è limitato moltissimo ed è riservato solo a qualche discepolo, coloro che lui considera “figli”. Quella del M° Hou è stata una vita piena di emozioni, cambiamenti, grande sacrificio, un grandissimo amore e passione per l’arte del Taiji Quan, grande rispetto del suo Maestro Yang Zhenji del quale ha sempre rispettato le sue volontà. In tutta la sua vita ha avuto molti studenti ed ha nominato molti discepoli, di cui ultimo ed unico straniero il Maestro Flavio Toniolo . I Maestri precedenti a Hou, Yang Chengfu, Yang Zhenji e lo stesso Hou Tiecheng, non hanno ammesso studenti stranieri fra i propri discepoli . Questa è la prima volta che uno studente “non cinese”, entra a far parte della linea di trasmissione ed eredita a pieno diritto le conoscenze della famiglia.
Autore: Flavio Toniolo 24 gen, 2019
Respirare profondamente significa dilatare e restringere al massimo ogni alveolo polmonare
Autore: Flavio Toniolo 17 gen, 2019
Esistono due tipi di respirazione comunemente usati nel Taiji Quan
Autore: Flavio Toniolo 10 gen, 2019
Durante i miei corsi di Taiji Quan e Qi Gong molte persone mi chiedono che respirazione usare.
Autore: Flavio Toniolo 30 nov, 2018
L'origine del nome della nostra Associazione
Autore: Flavio Toniolo 05 nov, 2018
Dal nome si comprende che si tratta di un'arte marziale
Autore: Flavio Toniolo 11 ott, 2018
Durante l’esecuzione dei movimenti del Taiji Quan corpo e mente lavorano assieme
Altri post
Share by: