Mitologia e zodiaco nella cultura cinese
Alla base della spiritualità e della tradizione legata strettamente al Tai Chi, vi è l’antica cultura cinese. In questa cultura millenaria che è scolpita nella storia della Cina passata, presente e futura, esistono moltissime leggende che narrano fedelmente l’origine dello zodiaco cinese. Zodiaco formato da... L'articolo Mitologia e zodiaco nella cultura cinese sembra essere il primo su La Via del T'ai Chi.
Alla base della spiritualità e della tradizione legata strettamente al Tai Chi , vi è l’antica cultura cinese.
In questa cultura millenaria che è scolpita nella storia della Cina passata, presente e futura, esistono moltissime leggende che narrano fedelmente l’origine dello zodiaco cinese.
Zodiaco formato da figure animali legate agli anni, in ordine Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Scimmia, Gallo e Maiale.
Ma come mai figure animali, e perché proprio queste 12 specie?
La risposta la danno due fra le più importanti leggende legate allo zodiaco e alla cultura popolare cinese.
La prima è strettamente connessa con la religione Buddhista . In questa, infatti, Il Risvegliato (Buddha) sentendo i suoi giorni sulla terra ormai prossimi alla fine, chiamò a sé tutti gli animali del creato. Solamente 12 di essi risposero al richiamo e vennero ad offrire il proprio saluto. Come ricompensa per la fedeltà e l’attaccamento dimostrati il Buddha riservò alle dodici creature il privilegio di chiamare ogni anno del ciclo lunare con il nome di ciascuno di essi. Il topo, furbo e rapido per natura, arrivò in groppa al Bufalo superandolo nel finale. Il diligente Bufalo giunse ovviamente per secondo, anticipando l’intrepida tigre ed il pacifico coniglio. Il possente Drago arrivò quinto seguito dal fratello minore, il Serpente. Il Cavallo, il più atletico fra gli animali, fu settimo e la capra elegante e fiera lo seguì subito dopo. Negli istanti successivi giunse al Buddha l’astuta Scimmia, e a seguire il coloratissimo Gallo. Il Cane, fedele, anticipò di poco il fortunato Maiale, che arrivò appena in tempo per salutare Il Risvegliato.
Nella seconda leggenda che andremo ad analizzare, il protagonista non è più il Buddha, bensì l’Imperatore di Giada, sovrano del cielo e della terra . Il magnifico regnante in un viaggio lungo il creato, rimase stupito dalla bellezza della natura e degli esseri viventi, e decise di prendere dodici di essi per portarle con sé nel Cielo, per mostrare agli esseri divini la pura bellezza. Gli animali che decise di far conoscere agli esseri divini furono appunto 12: un topo, un bufalo, una tigre, un coniglio, un drago, un serpente, un cavallo, una capra, una scimmia, un gallo, un cane e un maiale. L’Imperatore di Giada, ammaliato dalla magnificenza delle dodici creature, attribuì ad ognuno di esse un anno del calendario.
Leggenda vuole che il gatto, il più bello fra gli animali della tradizione cinese, venne ingannato dal Topo, che invidioso dell’avvenenza del felino, non lo informò dell’arrivo dell’Imperatore, lasciando spazio al buon Coniglio. Un aneddoto che spiega, secondo la tradizione popolare cinese, la fortissima inimicizia fra gatti e Topi.
Le leggende dell’oroscopo e della cultura popolare cinese si riscontrano nei movimenti e nelle posizioni del Tai Chi.
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